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Assistenza alla guida – “Frenate fantasma”, sempre più Case sotto indagine

assistenza alla guida – “frenate fantasma”, sempre più case sotto indagine

Assistenza alla guida – “Frenate fantasma”, sempre più Case sotto indagine

Negli Stati Uniti sono sempre di più i costruttori che finiscono nel mirino delle autorità federali o giudiziarie per le cosiddette “frenate fantasma”, ovvero le brusche decelerazioni determinate dagli errori dei dispositivi di assistenza alla guida: stando ai dati di Automotive News, per esempio, la Tesla è indagata per 354 reclami sull’attivazione imprevista dei freni delle Model 3 e Y prodotte tra il 2021 e il 2022, mentre in agosto un cliente ha promosso una vera e propria class action sulla problematica.

Non solo Tesla. Per la Casa californiana, le aule giudiziarie non sono più una novità visto che i suoi sistemi di assistenza Autopilot e di guida autonoma FSD (“Full Self-Driving”) sono oggetto di diverse cause legali, sia civili che penali, tra Florida e California. Ma non c’è solo Elon Musk: la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) ha avviato un’inchiesta anche su oltre 1,7 milioni di veicoli Honda, in seguito a più di 270 denunce per frenate che “si verificano senza che nulla ostruisca il percorso di marcia del veicolo”. Alla Nhtsa sono arrivati reclami pure da proprietari di modelli Mercedes e Volvo e sempre per la stessa situazione. Indagini e reclami riguardano anche la Nissan e, in alcuni casi, riguardano incidenti con feriti.

Fiducia e affidabilità. Tutte le istanze, ovviamente, dovranno essere verificate dalle indagini delle autorità. Nel frattempo, l’analista di Gartner Pedro Pacheco, interpellato da Automotive News, ritiene che il problema delle frenate fantasma potrà essere risolto al 100% solo quando le auto saranno dotate “di una pletora di sensori come radar, Lidar, telecamere e dispositivi di apprendimento automatico avanzato”: dotazione che al momento non è di certo comune, anzi (soprattutto nel caso dei Lidar). Il tema è di importanza vitale: la “frenata fantasma”, infatti, rischia di minare la fiducia dei conducenti nei confronti degli Adas e quindi di cancellare i progressi finora compiuti sul fronte della sicurezza. A proposito dell’affidabilità degli Adas, Quattroruote ha aggiornato le procedure di collaudo, introducendo nuove attrezzature per aumentare la precisione dei dati raccolti, oltre a sviluppare nuovi scenari per introdurre situazioni di guida inedite (con ciclisti e adulti sui monopattini, per esempio). Senza dimenticare proprio l’analisi della frenata automatica (anche in retromarcia) e lo scenario dell’incrocio.

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