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Arabia Saudita – Dal petrolio alle elettriche: la monarchia lancia Ceer, il suo primo brand

arabia saudita – dal petrolio alle elettriche: la monarchia lancia ceer, il suo primo brand

Arabia Saudita – Dal petrolio alle elettriche: la monarchia lancia Ceer, il suo primo brand

Dal petrolio alle elettriche. la parabola dell’Arabia Saudita, pronta al debutto sul mercato automobilistico: il primo brand della monarchia si chiama Ceer, è dedicato ai mezzi a batteria e fa capo a una joint venture tra il fondo sovrano Pif e la multinazionale taiwanese Foxconn.

Le strategie di Riyad. Dopo la Turchia, un altro Paese mediorientale fa dunque il suo ingresso nel campo della mobilità elettrica. Il nuovo brand farà leva innanzitutto sulle enormi disponibilità economiche del fondo sovrano: Pif gestisce capitali per oltre 600 miliardi di dollari e ha già investito nel mondo dell’auto, acquisendo partecipazioni, per esempio, nella Pagani, nella Lucid, nella McLaren e nella Aston Martin. Inoltre, il fondo ha avviato numerosi progetti per diversificare l’economia saudita e ridurne la dipendenza dal petrolio. In tale quadro rientrano diverse iniziative nel campo delle nuove tecnologie per l’energia e i trasporti e, più in generale, in industrie ad alto potenziale di crescita, tra cui il sostegno alla realizzazione di un impianto produttivo della Lucid da 150 mila veicoli l’anno, anche attraverso uno specifico accordo che porterà il governo di Riyad ad acquistare almeno 100 mila elettriche in 10 anni. L’Arabia Saudita ha affermato il principe ereditario Mohammad Bin Salman – non sta solo costruendo un nuovo marchio automobilistico. Stiamo dando vita a una nuova industria e a un ecosistema che attragga investimenti internazionali e locali, crei opportunità di lavoro, mobiliti il settore privato e contribuisca ad aumentare il Pil dell’Arabia Saudita nel prossimo decennio nel quadro della strategia del Pif per guidare la crescita economica in linea con la strategia Vision 2030″. Ceer dovrà, per esempio, attrarre investimenti diretti esteri per oltre 150 milioni d dollari, creare fino a 30 mila posti di lavoro diretti e nell’indotto e contribuire per 8 miliardi dollari al prodotto interno lordo saudita.

Foxconn e BMW. Il nuovo costruttore potrà, inoltre, beneficiare del crescente dinamismo della Foxconn nella mobilità elettrica. I taiwanesi hanno avviato diverse collaborazioni con piccoli e grandi costruttori come Fisker o Stellantis, hanno sviluppato una specifica piattaforma per le auto elettriche e hanno iniziato a formare una propria rete produttiva, con l’acquisto di una fabbrica un tempo della General Motors in Ohio. A ogni modo, almeno per ora le strategie del nuovo brand sono state svelate solo a grandi linee: mancano ancora diversi dettagli, a partire dalla localizzazione dell’impianto produttivo e dalla relativa capacità di produzione. I veicoli saranno progettati e prodotti in Arabia Saudita, saranno venduti nella regione Mena (Medio Oriente e Nord Africa) dal 2025 e potranno beneficiare anche del coinvolgimento della BMW: la joint venture svilupperà i veicoli utilizzando componenti concesse in licenza dalla Casa bavarese e sfruttando la piattaforma per le auto elettriche progettata dalla Foxconn. L’obiettivo è realizzare una gamma prodotti, tra cui berline e Suv, che siano un punto di riferimento nel campo dell’infotainment, della connettività e della guida autonoma” e siano conformi “ai più elevati standard globali di sicurezza e qualità”.

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