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Ancora sangue in strada. Dennis e Riccardo morti in sella a uno scooter

ancora sangue in strada. dennis e riccardo morti in sella a uno scooter

Ancora sangue in strada. Dennis e Riccardo morti in sella a uno scooter

Roma. Un camion di traverso sulla strada, la pioggia, lo schianto. Tragedia, alle 6,30 di ieri, sulla circonvallazione Ostiense all’altezza di Santa Galla, a Garbatella. Muore sul colpo Dennis Di Tuccio, 18 anni, in sella a uno scooter Honda SH 125 guidato da un amico, Riccardo Maltese, anche lui diciottenne. Maltese, soccorso dall’autista del camion frigo assieme a un infermiere di passaggio, muore anche lui mezz’ora dopo mentre i medici del San Giovanni cercano di rianimarlo. L’uomo alla guida del mezzo pesante, un 41enne di nazionalità romena, si è subito fermato e sceso dal mezzo per prestare aiuto.

Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale, VIII Gruppo Tintoretto, il camion s’immette sulla circonvallazione provenendo da piazza Eugenio Biffi ma le auto in sosta selvaggia lo costringono a occupare l’incrocio per correggere la manovra. Riccardo e Dennis tornano a casa dopo aver trascorso la serata con gli amici. A settembre hanno compiuto 18 anni entrambi, sono ancora studenti. Dennis ha appena salutato la sua ragazza, Alice, prima di salire sul motorino di Riccardo. Una passione sfrenata per le due ruote, quella di Riccardo, tanto da postare sui social foto del suo scooter lanciato a 90 chilometri all’ora. Ma la pioggia battente e la foschia della mattina fanno il resto. I due si trovano di fronte il camion messo di traverso, provano a frenare ma scivolano sull’asfalto schiantandosi contro la cella frigo dell’Iveco Stralis. Dal bar vicino parte la prima richiesta di soccorso e l’ambulanza del 118 arriva in pochi minuti. Ma per il passeggero dell’Honda non c’è niente da fare. Maltese, invece, respira ancora quando i medici tentano la manovra di rianimazione. Trasportato in codice rosso in ospedale, muore prima ancora di entrare al pronto soccorso. «Ero praticamente fermo, stavo facendo manovra a bassissima velocità proprio perché l’incrocio era occupato dalle auto parcheggiate» spiega l’autista. Mentre gli esami clinici disposti sul 41enne alla guida del camion, per accertare se aveva bevuto alcolici o assunto sostanze stupefacenti, risulterebbero negativi.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per duplice omicidio stradale. I mezzi coinvolti sono stati messi sotto sequestro e nei prossimi giorni saranno sottoposti a una perizia disposta dal Tribunale. Una tragedia, l’ennesima sulle strade, a dir poco disastrate, della capitale. Dalla morte di Francesco Valdiserri, 18 anni, travolto sul marciapiede e ucciso a ottobre da un’auto impazzita guidata da una 23enne ubriaca, alla fine atroce di Alessia Sbal, i primi di dicembre, la biologa 42enne schiacciata da un Tir sul raccordo e abbandonata a terra da un camionista pirata. Buche, alta velocità, auto che invadono incroci e ciclabili, poche telecamere e autovelox all’interno del Grande Raccordo Anulare le cause principali. «Occorre che tutte le istituzioni – interviene Amedeo Ciaccheri presidente dell’VIII Municipio, Garbatella – debbano leggere urgentemente questa sequela drammatica ogni giorno senza sosta sulle strade della città. Il nostro municipio è ancora scosso dalla vicenda di Francesco Valdiserri con il tema della sicurezza sulla via Cristoforo Colombo».

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