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Così alla roulette del Casinò più famoso del mondo, sicuramente il più glamour, il rosso di Maranello e il nero di Stoccarda sono stati sostituiti dal blu degli austriaci della Red Bull e il verdone inglese dell’Aston Martin. Il commento di Flavio Briatore in questa rubrica non lascia spazio a fraintendimenti su chi sia il vincitore del gp di Monaco: “La gara di Monte Carlo è stato un dominio completo da parte della Red Bull, in particolare di Max Verstappen sia sotto alla pioggia e sia in condizioni normali. Una superiorità schiacciante. Solo Fernando Alonso ha cercato in qualche modo di arginarlo ma anche lui ha capito che la Red Bull era imprendibile. Per quanto riguarda il resto dei team bene l’Aston Martin che continua a collezionare podi con Alonso che, come hanno detto qui i giornalisti, è veramente un animale. È incredibile la rabbia sportiva che ha questo ragazzo. Poi la Ferrari. Le auto di Maranello hanno fatto qualche errore qua e là, la macchina è difficile da guidare. Tutti pensavano che Monaco sarebbe stato un po’ il risveglio della Rossa a livello di prestazioni, e invece anche stavolta non è andata bene. I piloti sono sempre in difficoltà, e a questo punto qui la Ferrari è da rivedere a Barcellona. Non c’è molto da dire in questa gara se non il dominio incontrastato – a prescindere dalle condizioni metereologiche – di Max Verstappen”.
Dietro ai primi una Alpine del pilota che ci ha creduto di più: Ocon. La pioggia ha tenuto tutti appesi a un filo per diversi giri, con i piloti che hanno commesso errori e si sono presi tanti rischi. Ne sa qualcosa Russell, quinto alle spalle di Hamilton e penalizzato di cinque secondi. Ma tra rallentamenti sul bagnato e diversi testacoda davanti alla 16 del Cavallino, alla fine è la Mercedes a fare più punti.
Delusione per Albon e Tsunoda, con il giapponese che rischia un lungo sul finale provocando la bandiera gialla ma che, insieme ai compagni del team Alpha Tauri (con sede a Faenza), si è reso protagonista nelle ore successive all’alluvione che ha colpito la Romagna andando a spalare il fango dalle strade della città. Sul suo profilo Instagram, Tsunoda ha scritto che “dopo una notte orribile la città è pesantemente colpita: polvere, fango, e odore di benzina ovunque. Attualmente le persone stanno lottando per trovare cibo e soprattutto posti dove stare, dopo che molti sono stati evacuati dalle proprie case. Per favore, tutto quello che potete fare per aiutare è apprezzato, non importa quanto grande o piccola sia la donazione”. Se è vero che Tsunoda non è riuscito a guadagnare punti a Monte Carlo, è riuscito a guadagnare rispetto e stima di tutto il popolo romagnolo (e italiano).