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“Alonso è un animale, l’unico a provare ad arginare Verstappen”, Briatore tra crisi Ferrari ed eterna giovinezza del suo pupillo

“alonso è un animale, l’unico a provare ad arginare verstappen”, briatore tra crisi ferrari ed eterna giovinezza del suo pupillo

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L’eterno giovane Fernando Alonso è l’unico a tenere alto l’onore degli “altri”, tutti quelli che non si chiamano Max Verstappen. Aston Martin conferma l’ottima gestione di gara anche nel gp di Monte Carlo affiancata dall’altrettanto sorprendente prestazione di Esteban Ocon su Alpine che si guadagna il gradino più basso del podio e punti pesantissimi in classifica. La Ferrari al contrario partecipa alla tappa di “casa” della sua prima guida Charles Leclerc con spirito decoubertiniano: il monegasco è solo sesto e il suo compagno di squadra Carlo Sainz, ottavo, entrambi passano sotto alla bandiera a scacchi oltre un minuto dopo l’olandese volante che sembra non voler lasciare agli altri che le briciole.

Così alla roulette del Casinò più famoso del mondo, sicuramente il più glamour, il rosso di Maranello e il nero di Stoccarda sono stati sostituiti dal blu degli austriaci della Red Bull e il verdone inglese dell’Aston Martin. Il commento di Flavio Briatore in questa rubrica non lascia spazio a fraintendimenti su chi sia il vincitore del gp di Monaco: “La gara di Monte Carlo è stato un dominio completo da parte della Red Bull, in particolare di Max Verstappen sia sotto alla pioggia e sia in condizioni normali. Una superiorità schiacciante. Solo Fernando Alonso ha cercato in qualche modo di arginarlo ma anche lui ha capito che la Red Bull era imprendibile. Per quanto riguarda il resto dei team bene l’Aston Martin che continua a collezionare podi con Alonso che, come hanno detto qui i giornalisti, è veramente un animale. È incredibile la rabbia sportiva che ha questo ragazzo. Poi la Ferrari. Le auto di Maranello hanno fatto qualche errore qua e là, la macchina è difficile da guidare. Tutti pensavano che Monaco sarebbe stato un po’ il risveglio della Rossa a livello di prestazioni, e invece anche stavolta non è andata bene. I piloti sono sempre in difficoltà, e a questo punto qui la Ferrari è da rivedere a Barcellona. Non c’è molto da dire in questa gara se non il dominio incontrastato – a prescindere dalle condizioni metereologiche – di Max Verstappen”.

Dietro ai primi una Alpine del pilota che ci ha creduto di più: Ocon. La pioggia ha tenuto tutti appesi a un filo per diversi giri, con i piloti che hanno commesso errori e si sono presi tanti rischi. Ne sa qualcosa Russell, quinto alle spalle di Hamilton e penalizzato di cinque secondi. Ma tra rallentamenti sul bagnato e diversi testacoda davanti alla 16 del Cavallino, alla fine è la Mercedes a fare più punti.

Il secondo volante della Rossa ha provato più volte a beffare Ocon in pista salvo poi doversi arrendere. A inizio gara, su un tentativo di sorpasso, anche il contatto tra i due, con il francese che ha avuto la meglio nella fuga che ha poi portato al terzo posto. Sainz con l’ala danneggiata prima, e con diversi lunghi poi, è stato costretto a ricostruire la sua gara che per poco non finiva con una scivolata a muro che fortunatamente non ha provocato danni alla sua SF-23. La zona punti viene chiusa dalle McLaren di Norris e Piastri, seguite dall’Alfa Romeo di Bottas, l’Alpha Tauri di De Vries e l’altra Alfa di Zhou. Sergio Perez, partito dal fondo, chiude 16° e rimane a bocca asciutta con il compagno di squadra Verstappen che riesce ad allungare sul messicano a 39 punti per il Mondiale.

Delusione per Albon e Tsunoda, con il giapponese che rischia un lungo sul finale provocando la bandiera gialla ma che, insieme ai compagni del team Alpha Tauri (con sede a Faenza), si è reso protagonista nelle ore successive all’alluvione che ha colpito la Romagna andando a spalare il fango dalle strade della città. Sul suo profilo Instagram, Tsunoda ha scritto che “dopo una notte orribile la città è pesantemente colpita: polvere, fango, e odore di benzina ovunque. Attualmente le persone stanno lottando per trovare cibo e soprattutto posti dove stare, dopo che molti sono stati evacuati dalle proprie case. Per favore, tutto quello che potete fare per aiutare è apprezzato, non importa quanto grande o piccola sia la donazione”. Se è vero che Tsunoda non è riuscito a guadagnare punti a Monte Carlo, è riuscito a guadagnare rispetto e stima di tutto il popolo romagnolo (e italiano).

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