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Alfa Romeo Tonale – Alla guida della plug-in: vivace e integrale, promette fino a 80 km in elettrico – VIDEO

alfa romeo tonale – alla guida della plug-in: vivace e integrale, promette fino a 80 km in elettrico – video

Alfa Romeo Tonale – Alla guida della plug-in: vivace e integrale, promette fino a 80 km in elettrico – VIDEO

Era già stato scritto: dopo la Tonale mild hybrid, l’Alfa Romeo avrebbe messo in rampa di lancio la variante ibrida alla spina, ovvero Plug-in hybrid Q4. Un ulteriore passo nel percorso di elettrificazione del marchio, intenzionato a lanciare la prima Bev nel 2025 e ad abbandonare qualsiasi forma di endotermico nel 2027. “La Tonale si affaccia sul mercato dell’ibrido alla spina senza nessun complesso di inferiorità”, assicura il ceo Jean-Philippe Imparato. “Confrontatela con la migliore concorrenza e fatemi sapere”. In attesa dei rilevamenti del nostro Centro prove, l’ho “assaggiata” sulle strade intorno alla pista di Balocco.

Cambia qualcosa? Da fuori è sempre lei, non cambia. Ci sono solo due dettagli che tradiscono la Tonale alla spina: il piccolo Biscione verde ristilizzato sulla portiera posteriore sinistra e il doppio terminale di scarico cromato. Non ci sono sigle o numeri applicati altrove sulla carrozzeria, né scritte a tutta larghezza sul portellone, tanto di moda ultimamente. La plug-in resta elegante e discreta. Anche nell’abitacolo, nulla di nuovo: la pelle morbida degli allestimenti Ti e Veloce (i soli disponibili) è lì a far godere tatto e olfatto. Finiture, rivestimenti: tutto già visto e apprezzato. Ma, come quasi sempre accade sul fronte delle plug-in, è il bagagliaio a pagare per la presenza della batteria più grande, scendendo da 500 a 385 litri dichiarati.

Fino a 80 km in città. Seduto al posto guida, accendo la Tonale e… non sento nulla. Silenzio assoluto. All’avviamento, la vettura si setta di default su Natural: i motori lavorano di concerto, gestendosi in totale autonomia e la strumentazione, con un layout dedicato, cambia colore in tempo reale per farti capire in che modalità ti stai muovendo. Cambio automatico in D e parto con la trazione elettrica, garantita dal motore posteriore. Affondo il piede e… ancora nulla. Secondo l’Alfa, con la batteria carica e selezionando la modalità di guida Advance Efficiency (una delle tre del DNA), la Tonale potrebbe marciare in città per un’ottantina di chilometri senza svegliare il quattro cilindri turbobenzina. Per gli habitué del traffico quotidiano è tanta strada. Se poi fossi un “forzato” delle tangenziali, i chilometri in elettrico sarebbero comunque una sessantina. Dovendo esprimere un primo giudizio di pancia, il powertrain mi pare ben confenzionato e omogeneo nel funzionamento, con la parte meccanica e quella elettrica che si parlano davvero bene. Insomma, i numeri sono interessanti, le premesse pure: avremo modo di verificare tutto in sede di prova. Intanto, facciamo un passo indietro e andiamo a vedere i numeri di questo ibrido Alfa, mutuato dalle Jeep Compass e Renegade.

Prestazioni di rilievo. Alfa non poteva dare un proprio tocco all’ibrido Jeep: infatti, la Casa se ne è uscita con un “fine tuning” per rendere il tutto più vicino alle aspettative dei clienti. Tanto per cominciare, la potenza complessiva di sistema sale a 280 CV (contro i 240 originari): da solo, l’1.3 turbobenzina ne garantisce 180, mentre il motore elettrico posteriore ne ha 120. Lo 0-100 denota una certà vivacità: 6,2 secondi. Anche la batteria agli ioni di litio è maggiorata: la capacità è salita dagli 11,4 kWh delle Jeep a 15,5, mentre la sigla Q4, da nomenclatura Alfa, sottintende la trazione integrale. Che è elettronica, come le Jeep, senza un vero e proprio albero di trasmissione. Nelle intenzioni della Casa, la trazione 4×4 è stata messa a punto per essere efficiente in caso di bassa aderenza, ma anche performante quando la guida va a chiedere maggiori prestazioni.

Due giri in pista. Il circuito di handling Stellantis è il posto giusto per disattivare il controllo di trazione (quello di stabilità, come sulla Stelvio, rimane sempre inserito) e fare due curve con piglio più allegro. Manettino in Dynamic e il sound della Tonale plug-in si fa roco e cupo, ben altra storia rispetto alla mild. L’auto è bilanciata e sincera nelle reazioni, lo sterzo diretto e preciso (anche se un po’ leggero). I 280 cavalli si cimentano in una spinta più progressiva e lineare che cattiva e appuntita. La trazione al posteriore partecipa attivamente, sparando dentro la cavalleria che serve per chiudere la traiettoria. La Suv si butta in curva con poco angolo volante, il rollio è ben contenuto e l’auto segue con tenacia la traiettoria impostata. L’avantreno e il retrotreno si parlano nei modi e nei tempi giusti, e questa è una delle cose più importanti per un’Alfa. E con l’asfalto inumidito dalla pioggerellina, c’è anche un accenno di sovrasterzo. Il cambio automatico, poi, restituisce un leggero contraccolpo a ogni passaggio di marcia, enfatizzando il carattere sportivo. La Tonale non è affilata come la Stelvio, ma si fa guidare meglio di tante rivali.

Allestimenti e prezzi. La Tonale Plug-in Hybrid Q4 rappresenta la versione top di gamma e segue la nuova logica di semplificazione e razionalizzazione introdotta da Alfa Romeo. Come detto, è disponibile negli allestimenti Ti, dalla connotazione più elegante e distintiva, e Veloce, più sportiveggiante. Al lancio viene proposta anche un’Edizione Speciale che offre, di serie, gli inserti sulla carrozzeria color titanio, uno speciale badge sui parafanghi, i cerchi di lega da 20, la pedaliera di metallo e le pinze freno Brembo verniciate di rosso. Il listino parte dai 51.600 euro della versione Ti. Gli ordini sono già aperti, mentre le consegne cominceranno nella prima metà del 2023.

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