Alfa Romeo

Alfa Romeo, l’ammiraglia potrebbe nascere a Cassino

L'arrivo della piattaforma STLA di Stellantis nell'impianto laziale fa pensare che il nuovo modello di punta del Biscione possa nascere lì nel 2027

Alfa Romeo, l’ammiraglia potrebbe nascere a Cassino

L’impianto produttivo di Cassino potrebbe essere la casa della nuova ammiraglia di Alfa Romeo che arriverà nel 2027. Lo stabilimento laziale del gruppo Stellantis sarà infatti cruciale per il futuro delle elettriche di medie e grandi dimensioni con l’integrazione sulle linee della fabbrica italiana della piattaforma STLA Large. L’annuncio è stato dato alcune settimane fa da Carlos Tavares, con il sito di Cassino che diventa così il secondo stabilimento dopo quello di Windsor in Canada ad accogliere la nuova architettura BEV del gruppo.

I vantaggi della piattaforma

Ricordiamo che la STLA Large è una delle quattro piattaforme BEV altamente flessibili su cui si fonda il piano di elettrificazione di Stellantis: rappresenterà la base per svariati modelli di prossima produzione dei marchi del gruppo italo-francese, ed è progettata per offrire un’autonomia fino a 800 chilometri in elettrico in abbinamento con i moduli di propulsione elettrica e i pacchi batteria modulari della stessa società. Attraverso una nota ufficiale, Stellantis ha fatto sapere che la sua decisione di investire più di 30 miliardi di euro nell’elettrificazione e nel software, operazione in cui rientra anche quanto annunciato per Cassino, è un elemento chiave del piano strategico Dare Forward 2030, con cui prevede di tagliare le emissioni di CO2 del 50% entro il 2030 rispetto al 2021 e del 100% entro il 2038.

Stellantis, a Cassino con la piattaforma BEV STLA Large

Come sarà la nuova ammiraglia di Alfa Romeo

Secondo quanto affermato da Jean-Philippe Imparato, la nuova ammiraglia di Alfa Romeo nascerà proprio sulla piattaforma STLA Large, consentendo così di integrare un’architettura a 800 Volt per la ricarica ultra rapida. La nuova vettura di punta del marchio di Arese potrà così recuperare energia in un lasso di tempo relativamente breve, con soli 18 minuti per recuperare gran parte dell’autonomia. Il focus del marchio del Biscione sarà sempre sulle prestazioni e per questo la sportiva del brand di Arese avrà una powertrain in grado di portare in dote un output elevato. Per le versioni base si parla di potenze tra 350 e 800 CV ma si arriverà fino a 1.000 CV con la variante Quadrifoglio. Difficile che la vettura venga prodotta in Canada e quindi è facile pensare che sarà proprio Cassino che produce l’attuale generazione di Giulia (oltre a Stelvio e Grecale) ad ospitare le linee della futura ammiraglia del Biscione.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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