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Alfa Romeo 4C, 10 anni della supercar del Biscione

La sportiva del marchio di Arese compie 10 anni, uscita di produzione a fine 2021, rappresenta un esempio di sportività fedele al DNA del brand

Alfa Romeo 4C, 10 anni della supercar del Biscione

Sono già passati 10 anni da quando Alfa Romeo 4C ha debuttato e quasi due da quando è uscita di produzione. Una parabola che non è stata tra le più fortunate ma che ha senza dubbio lasciato il segno per la bontà di un progetto che affondava le radici nella tradizione del Biscione. La direzione presa dalla casa automobilistica di Arese era chiara, dare un nuovo punto di riferimento per i futuri modelli del brand, modelli che tuttavia non hanno mai visto la luce e che si sono ridotti fino all’arrivo di Giulia e Stelvio.

Le forme di Alfa Romeo 4C

Ma riavvolgiamo il nastro, tornando agli anni del debutto ella 4C. Alfa Romeo svela al mondo la sua sportiva al Salone dell’Auto di Ginevra del 2013, presentando così una vettura a due posti dalle performance notevoli, in grado di strizzare l’occhio al mondo delle supercar. Solo guardando con occhi che vanno oltre le forme della sua carrozzeria, ispirate a importanti sportive del passato come la 33 Stradale, si può cogliere quanto la 4C sia importante per la casa automobilistica di Arese. Un modello che voleva essere la bandiera tecnologica del Biscione, tanto da giustificare un investimento di 100 milioni di euro in un momento in cui il gruppo Fiat, stretto dalla crisi in Europa e in Italia, chiudeva i cordoni della borsa e rimandava progetti (vedi l’erede mai nata della Fiat Bravo)  volumi di vendita decisamente superiori alle sole 3.000-3.500 unità l’anno di 4C che la fabbrica Maserati di Modena potrà sfornare. Basta premere il pedale del freno, ruotare la chiave nel blocchetto per sentire il 1.750 turbo che si risveglia alle spalle tuonando. Specialmente se nella lista degli optional si sceglieva lo scarico race in grado di valorizzare al meglio il motore V8, già di per sé in grado di trasmettere un sound di tutto rispetto. Una colonna sonora che fa sempre da compagnia in abitacolo e rafforza l’esperienza di guida al volante della 4C. Già, perché ancora prima delle prestazioni (258 km/h di velocità massima e soli 4,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h), a rendere unica questa Alfa Romeo è quella sensazione che, come sulle vetture da corsa, fa sentire il guidatore una parte integrante dell’auto.

All’asta un’Alfa Romeo 4C con soli 3.000 km

Il feeling da vera sportiva

Così, come se fosse la propria auto da una vita, con la 4C ci si ritrova a guidare subito con estrema disinvoltura. Su strada, nel rispetto dei limiti, ci si può affidare ai 350 Nm di coppia (l’80% è disponibile già da 1.800 giri), e viaggiare spediti con un filo di gas, con il cambio robotizzato che infila piuttosto dolcemente un rapporto via l’altro. Una supercar senza compromessi, ma che fosse un sogno realizzabile. Questo era l’obiettivo dei vertici Alfa Romeo quando hanno dato semaforo verde al progetto e questo è nei fatti la 4C. All’epoca del lancio questa vettura costava 54.300 euro, una cifra che non tutti potevano investire in un’automobile, è innegabile, ma che non era neppure un importo stratosferico in rapporto alle prestazioni e ai contenuti tecnologici che questa Alfa Romeo offriva, a cominciare dalla monoscocca in carbonio sviluppato insieme a Dallara. Una vettura che oggi è diventata anche oggetto di culto e collezione, con alcuni esemplari che in aste specializzate possono superare tranquillamente il listino di vendita a nuovo.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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