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Al via in Francia un progetto al litio da 700.000 auto elettriche

Dal 2027, la società Imerys estrarrà 34.000 tonnellate all'anno. Così l'Europa può sganciarsi dalle batterie cinesi

al via in francia un progetto al litio da 700.000 auto elettriche

Nella regione francese di Allier, tra 75 e 350 metri di profondità, si nasconde forse così tanto litio che si potrebbe dare vita a batterie per 700.000 veicoli elettrici all’anno. Se le stime fossero confermate, saremmo di fronte al secondo giacimento di “oro bianco” più grande in Europa.

A scoprilo è stata la società mineraria Imerys, che sta lanciando un progetto di estrazione nel sito di Beauvoir, dove già opera per riportare alla luce il caolino, un materiale utilizzato nella produzione di porcellana. Adesso si tratta solo di adattare il complesso a un’operazione leggermente diversa.

Si parte nel 2027/28

Finiti i lavori, nel 2027, l’azienda comincerà a scavare, con l’obiettivo di estrarre 34.000 tonnellate di litio annue e venderle già nel 2028. Prima, però, il minerale sarà sottoposto ovviamente a raffinazione, compito che spetterà a un impianto locale. Il tutto accompagnato dalla promessa di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.

Parola del direttore generale Alessandro Dazza, che ha rilasciato un’intervista al quotidiano transalpino “Le Monde”. La promessa è che le emissioni di CO2 saranno “inferiori alla metà di quelle rilasciate oggi da tutte le altre miniere di litio nel mondo”. Anche rumori e sollevamento di polveri verranno limitati il più possibile. Imerys creerà così 1.000 posti di lavoro.

Parigi applaude

I costi delle operazioni si aggirano intorno al miliardo di euro e sono sostenuti anche da Parigi, che commenta per bocca di Bruno Le Maire, ministro dell’Economia e delle Finanze (che ricordiamo per la proposta di lanciare un sovranismo europeo dell’auto elettrica):

“Questo progetto, esemplare in termini ambientali e climatici, ridurrà drasticamente il nostro fabbisogno di importare il litio. Contribuirà all’obiettivo fissato dal Presidente della Repubblica di produrre 2 milioni di veicoli elettrici in Francia entro il 2030”.

L’importanza di un’iniziativa del genere, per le ambizioni del blocco Ue di sganciarsi dalle materie prime asiatiche, viene sottolineata anche dalla stessa Imerys:

“Questo progetto è una risposta alle sfide poste dalla transizione energetica e mira a offrire una soluzione duratura per soddisfare le ambizioni europee di decarbonizzare, aumentando al contempo la sovranità della Francia e dell’Europa attraverso la riduzione della loro dipendenza dalle importazioni.

Il litio, materia prima e componente essenziale delle batterie agli ioni di litio, è stato identificato come critico dalla Commissione europea nel 2020. Si prevede che il suo utilizzo crescerà esponenzialmente nei prossimi anni”.

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