Prove

Aiways U5 (2022), perché comprarla elettrica e perché no

Guida comoda e rilassante in un ambiente arioso e di buona fattura. Peccato per un software da affinare e per la potenza di carica

Chi l’avrebbe detto, fino a poco tempo fa, che il mercato degli smartphone avrebbe introdotto in Europa dei prodotti cinesi validi, riconosciuti e interessanti, come Huawei o Xiaomi, tanto per citare due nomi.

Un percorso analogo che sembra aver intrapreso anche il mondo dell’auto elettrica. Aiways, start-up nata un lustro fa, ne è il primo esempio. L’azienda con sede a Shanghai, ha introdotto anche nel Vecchio Continente la sua Aiways U5.

Scopriamola dunque insieme in questo nuovo episodio del #PerchéComprarlaElettrica.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+Spazio a bordo -Sistema infotainment poco agevole
+Qualità materiali -Bagagliaio non troppo grande
+Guida comoda  -Potenza di carica

Verdetto

7.5 / 10

Esterni ed interni

Un SUV dall’animo cittadino seppur imponente: la Aiways U5 mostra uno sviluppo delle proporzioni verticale che rende ancor più massiccia la sua immagine, rispetto a quanto le sue dimensioni non rivelino. La compattezza delle superfici enfatizza quest’idea di robustezza, soprattutto nella zona anteriore, dove non c’è alcuna mascherina o griglia a spezzare il design.

È presente una sottile linea di raccordo tra i due fari full LED, questi ultimi posti alle estremità, subito sopra due finti convogliatori d’aria – uno dei quali cela la presa di ricarica.

La linea di cintura, che idealmente parte proprio dalla zona dei proiettori, si prolunga fino alla zona posteriore, mentre la linea del tetto parte dall’ampia vetratura – figlia anche dell’inclinazione dei montanti anteriori – per poi concludere il suo cammino in uno spoiler che sovrasta il lunotto inclinato, e il portellone con superfici segmentate.

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A dispetto delle dimensioni, salire a bordo della Aiways U5 è operazione agevole. L’altezza da terra e l’angolo di apertura della portiera non sono problematici. Una volta a bordo, ci si trova davanti a quello che può essere definito come un “salotto su quattro ruote”. Lo spazio sviluppato per la testa, per le ginocchia e per i piedi è davvero tanto.

Non c’è alcun gradino centrale – cosa prevedibile ma affatto scontata per un’auto natìa elettrica – e questo permette di ospitare agevolmente un terzo ospite a bordo. Comodo anche il bracciolo centrale. A valle del tunnel centrale di supporto, c’è una presa USB e una bocchetta a clip per la climatizzazione.

Il grande spazio per i passeggeri, sacrifica inevitabilmente un poco lo spazio per il bagagliaio che ha una capacità di 432 litri.

Le forme sono regolari, con a supporto anche due piccoli pozzetti alle estremità. La cappelliera è a slitta e removibile. La soglia di carico è agevole sia per l’altezza, che per l’assenza di gradini tra soglia e piano. Qualora poi vogliate alloggiare un cavo di ricarica, avrete a disposizione anche un pozzetto anteriore da 45 litri.

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BMW i4, le dimensioni

Fuori

Lunghezza

4,68 metri

Larghezza

1,86 metri

Altezza

1,70 metri

Peso

1725 kg

Dentro

Bagagliaio

432 | 45 Litri

 
 
 

Architettura, batteria e autonomia

La Aiways U5 nasce su una piattaforma brevettata chiamata MAS “More Adaptable Structure”, appositamente sviluppata per le auto elettriche, con un pacco batteria a sandwich sviluppato su 24 moduli, con raffreddamento a liquido e a pompa di calore.

La capacità nominale è pari a 63 kWh, mentre quella netta non è stata definita in termini ufficiali, ma empiricamente si aggira intorno ai 60 kWh.

Il motore, posizionato anteriormente, è un sincrono a magneti permanenti con 150 kW – 204 CV – di potenza, e un valore di coppia massimo di 310 Nm.

La garanzia del pacco batteria di trazione è pari a 8 anni, oppure 150mila chilometri.

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I rilevamenti effettuati nei nostri percorsi di prova hanno mostrato un consumo variegato, con valori positivi principalmente in ambito urbano. La U5 infatti, tra le mura cittadine, ha registrato 18,1 kWh/100 chilometri.

In ambito extraurbano, la U5 sale a 20,5 kWh/100 km, cercando di raggiungere quanto prima la velocità “da crociera” e sfruttare il galleggiamento. Una situazione sviluppata bene dal software a queste velocità: in autostrada infatti, il consumo schizza a 26,7 kWh/100 km.

Il consumo medio si assesta dunque a meno di 22 kWh/100 km, con un’autonomia che passa dai circa 331 km in ambito urbano ai 225 in autostrada.

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Ricarica

La presa dove viene allocato il caricatore CCS Combo2 si trova in posizione anteriore, ma ai margini: il finto convogliatore destro infatti – come detto sopra – cela lo sportellino. La criticità risiede nell’orientamento del connettore – orizzontale – che forza ergonomicamente il posizionamento del cavo.

Prendendo in considerazione i nostri 4 standard di riferimento, ecco i tempi stimati di carica: a casa, collegandosi a una presa domestica, ogni ora si ricaricano circa 10 km. Con una wallbox e una potenza del contatore maggiorata a 6 kW, dunque con i canonici 4,5 kW sfruttabili, si sale a 20 km ogni ora di ricarica.

Collegandosi invece a una colonnina pubblica AC da massimo 22 kW, si arriva a una velocità di ricarica di 30 km ogni ora, sfruttando il caricatore di bordo che arriva però a 6,6 kW.

In corrente continua, ad una colonnina da 50 kW, il SUV Aiways ricarica 135 chilometri ogni ora. Da considerare come la U5 riesca a raggiungere quota 90 kW di potenza massima di ricarica ad una colonnina Superfast. Non troppo, valutando gli standard di altre realtà.

aiways u5 (2022), perché comprarla elettrica e perché no La presa di carica della U5 (versione con ChaDeMo)

Come va

La Aiways U5 è un’auto comoda da guidare, con una posizione di guida che offre una postura rialzata che permette di avere una buona visibilità, aiutata dall’inclinazione dei montanti e dalla ampia vetratura.

A causa della conformazione del cofano però, gli ingombri non si percepiscono perfettamente in fase di manovra, e questo vale tanto per la zona anteriore che per la zona posteriore, a ben vedere. Niente paura però, perché la U5 mette a disposizione un sistema di telecamere e sensori di buona qualità.

È un SUV che, tutto sommato, si districa sufficientemente bene in ambiente urbano, anche se è evidente però come le mura cittadine non siano il suo habitat ideale. Se pensate però che si tratti solo di una questione relativa alle dimensioni, siete fuoristrada.

La valutazione è anche tecnica: la U5 è una vettura a trazione anteriore, fattore che comporta conseguentemente un raggio di sterzata peggiore rispetto a una trazione posteriore (schema più diffuso visti gli ingombri relativi dei motori elettrici).

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Dinamicamente comunque, la Aiways U5 ha un comportamento omogeneo, con un rollio contenuto in curva, e un beccheggio più presente, soprattutto quando si eleva il ritmo di guida.

È un’auto che punta ad offrire una guida rilassata: lo smorzamento delle sospensioni è promosso e digerisce bene buche e sconnessioni del manto stradale. A questo si accompagna un’erogazione lineare e mai aggressiva, pur cambiando tra le tre modalità di guida a disposizione – Eco, Normal e Sport – che intervengono sulla risposta dell’acceleratore e sul carico di uno sterzo, comunque sempre un po’ troppo leggero, oltre a essere evidentemente demoltiplicato.

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La rigenerazione del SUV compatto firmato Aiways passa per tre diversi livelli di intensità selezionabili tramite sistema infotainment. Questi comunicano con la frenata a pedale, ma anche con il radar anteriore in funzione della distanza rilevata con un ostacolo un mezzo più lento. Non c’è dunque modalità di guida one pedal, ne una scelta tra mappature di rigenerazione Drive/Brake.

Il pedale del freno poi, non offre un feedback dei migliori, perché nella prima fase di affondo risulta troppo spugnoso. Questo significa non riuscire a modulare in maniera precisa il carico che si vuole imprimere.

Ulteriore aspetto che non convince fino in fondo, è un piccolo lag riscontrato tra la fase di rigenerazione – in prossimità di una precedenza o di uno stop – e il successivo “richiamo” sull’acceleratore.

Buona infine l’insonorizzazione in città, mentre la percezione dei rumori, a velocità autostradali, è più evidente.

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La Tecnica 

Motore

Sincrono a magneti permanenti

Potenza

204 CV

Coppia

310 Nm

Capacità Pacco Batterie

63 kWh

Tipo di Ricarica

Mennekes | CCS Combo 2

 

Listino prezzi

Sono due gli allestimenti a disposizione per il pubblico: la base X-cite e la Prime oggetto di questo test. La prima ha un prezzo chiavi in mano di 42.750 euro mentre per la Prime si sale a 45.500 euro. La differenza è data dai cerchi da 19 pollici, il tetto panoramico, i vetri posteriori oscurati e i sedili con inserti in pelle.

La Aiways U5 si può acquistare fisicamente presso le reti di vendita del gruppo Koelliker o, a breve, anche attraveso una piattaforma di e-commerce che vedrà anche la consegna dell’auto direttamente a casa.

Fotogallery: Aiways U5

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